La pratica della PREGHIERA è una forma di RICONCILIAZIONE, tornare alla RELAZIONE più importante, elevare la nostra anima a Dio ed entrarci in sintonia. Così come la GRATITUDINE anticipa il DONO, anche la nostra richiesta è in realtà una risposta ad una CHIAMATA, alla necessità della nostra ANIMA di unirsi al CREATORE alla dimensione del suo Tutto. Per raggiungere L’INCONTRO nella RELAZIONE occorre predisporsi alla frequenza del CUORE con apertura con FIDUCIA, con accoglienza. Un elemento fondamentale per riuscire a giungere a quella dimensione è L’ASCOLTO. Un SILENZIO interiore che si può raggiungere solo nell’assenza del pensiero. “Donami, Signore, un lev shomea‘, un cuore capace di ascolto” (1Re 3,9). La preghiera aiuta ad imparare l’arte della CONCENTRAZIONE PROFONDA a mantenere uno stato di PRESENZA, una forma di attenzione illuminata. Oltre che con il CUORE e la MENTE la preghiera va vissuta anche con il CORPO, quando il corpo prega lo SPIRITO entra in sintonia con lui. La PREGHIERA autentica porta in sé la forza di un’intenzione, la potenza dell’emozioni e dei sentimenti corrispondenti che creano quel ponte di COMUNICAZIONE tra LA TERRA E IL CIELO che può realizzare ogni cosa.